100 anni di Saul Bass, tra cinema e branding
Mauro Colombo
Saul Bass. Gli esordi
Saul Bass, nato nel 1920 nel Bronx, è un grafico pubblicitario. Si fa strada in alcune agenzie pubblicitarie di New York e intanto studia al Brooklyn College dove, grazie a un docente, entrerà in contatto con la grafica costruttivista del Bauhaus, un fattore che influenzerà tutta la sua futura carriera.
Nel 1952 Saul Bass si trasferisce a Los Angeles e apre la sua agenzia.
Il regista Otto Preminger gli commissiona la locandina per un suo film – Carmen Jones – ed è talmente soddisfatto da commissionargli il poster e lo studio dei titoli di testa de “L’uomo dal braccio d’oro”.
Barre bianche che si animano su campo nero. Un design apparentemente semplice, ma ipnotico, che sdogana per la prima volta la “title sequence”, uno spazio che fino a ora il pubblico destinava per recarsi alla toilette o comperare i pop-corn.
Saul Bass. La grafica per il cinema
Da quel momento le sequenze iniziali di Saul Bass aprono alcuni dei più grandi film di Hollywood per quasi 40 anni. Exodus, Vertigo, Psycho, Anatomia di un omicidio, West Side Story solo per citarne alcuni…
Per Bass, la composizione dei titoli di testa, così come quella del poster, anticipa e simbolizza la trama del film. Le animazioni sono essenziali, ma meravigliosamente efficaci, giocano con la musica che è sempre composta ad-hoc per la sequenza iniziale, anche da artisti dello spessore di Duke Ellington.
Alla sua creatività attingono Alfred Hitchcock, Billy Wilder, Stanley Kubrick, Martin Scorsese e molti, molti altri…
Anche Steven Spielberg si rivolge a Saul Bass per il poster di “Shindler List, e gli rende omaggio realizzando, dopo la sua scomparsa, la sequence title di “Prova a prendermi” usando il suo stile caratteristico. Come del resto, è un chiaro tributo al designer Newyorchese la bellissima sequenza dei titoli di Monsters & CO di Pixar.
Saul Bass. Branding
Saul Bass ha sempre alternato l’attività cinematografica a quella di brand deigner progettando logotipi per grandissime companies multinazionali come Minolta, Kleenex, Warner Bros, AT&T.
Linee decise, scelte ponderate e stile inconfondibile danno vita a loghi che invecchiano bene come un buon vino, basti pensare che la vita media dei loghi da lui realizzati è di 34 anni. Molti lavori non hanno ancora subito un restyling.
L’opera di Saul Bass continua a ispirare creativi di tutto il mondo. Le sue figure si fondono su immagini sintetiche, quasi “ritagliate. Le sue linee nette. I suoi lettering così caratteristici sono diventati assolutamente iconici e possiamo ritrovarli ancora oggi in decine di sequenze di titoli di testa per film e serie televisive.